cerotti e consumismo
Mi sono appena tagliato un dito nell'aprire una scatola di cerotti.
Cazzo.
Il sangue scende copioso e io, indispettito ma lucido, nonostante i dolori lancinanti e l'inutile dissipamento di piastrine e globuli rossi, rifletto.
Non c'è più limite alla decenza. La volontà di incitamento al consumo giustifica le trame più diaboliche. I guru del marketing hanno lasciato sì che l'ultimo barlume di legge morale dentro di loro si spegnesse. Si profila vivida nella mia mente l'immagine di un tavolo ovale attorno al quale le gerarchie occulte, i vertici mondiali delle multinazionali del cerotto
stanno ordendo il loro diabolico piano: la scatola di cerotti acuminata e zigrinata che è al tempo stesso causa ed effetto dell'acquisto. Il prodotto perfetto, che una volta ottenuto crea da sè le condizioni perchè nuovo prodotto sia consumato, in una catastrofica instabile crescita esponenziale. L'intera umanità dissanguata per riempire i portafogli di uno sparuto gruppo di faccendieri senza scrupoli, in combutta con la mafia che sola verrebbe rifornita sul mercato nero dei vecchi cerotti non taglienti e assumerebbe il monopolio delle sempre più indispensabili donazioni di sangue.
Naturalmente si potrebbe contestare tutta la mia argomentazione sulla base del fatto che l'unico motivo per cui mi sono tagliato con una scatola di cerotti è che sono un coglione.
Può essere, sebbene il mio invito sia a mettere in guardia da queste spiegazioni antropologicamente semplicistiche. Potrebbe essere quello che il sistema vuole per mettercelo in quel posto.
Comunque non ho tempo di pensare oltre a tutto ciò. La mia precedente frase in grassetto rimbomba dentro di me come una verità scintillante esplosa d'un tratto e senza preavviso nelle meningi, emersa dal profondo di un remoto subconscio iperuranico dove ha sempre albergato, senza tuttavia produrre, fino all'evento scatenante di pochi minuti fa, alcun segno della sua presenza. Grazie a un mirabolante effetto di "serendipity" una nuova potente chiave di comprensione dei fenomeni micro e macroeconomici è ora in possesso dell'umanità. L'eccitazione parossistica che accompagna l'Uomo negli istanti immediatamente successivi alla scoperta mi toglie lucidità, impedendomi per ora altre elucubrazioni. L'eco rimbomba, i neuroni si trasmettono veloci il messaggio...
...è questa...
...la nuova frontiera del marketing...
...Il prodotto perfetto, che una volta ottenuto crea da sè le condizioni perchè nuovo prodotto sia consumato....
...Il prodotto perfetto, che una volta ottenuto crea da sè le condizioni perchè nuovo prodotto sia consumato...
...condizioni...
...consumato...
...
Mi è venuto un desiderio irrefrenabile di aprire una scatola di preservativi.
Michè
Cazzo.
Il sangue scende copioso e io, indispettito ma lucido, nonostante i dolori lancinanti e l'inutile dissipamento di piastrine e globuli rossi, rifletto.
Non c'è più limite alla decenza. La volontà di incitamento al consumo giustifica le trame più diaboliche. I guru del marketing hanno lasciato sì che l'ultimo barlume di legge morale dentro di loro si spegnesse. Si profila vivida nella mia mente l'immagine di un tavolo ovale attorno al quale le gerarchie occulte, i vertici mondiali delle multinazionali del cerotto
stanno ordendo il loro diabolico piano: la scatola di cerotti acuminata e zigrinata che è al tempo stesso causa ed effetto dell'acquisto. Il prodotto perfetto, che una volta ottenuto crea da sè le condizioni perchè nuovo prodotto sia consumato, in una catastrofica instabile crescita esponenziale. L'intera umanità dissanguata per riempire i portafogli di uno sparuto gruppo di faccendieri senza scrupoli, in combutta con la mafia che sola verrebbe rifornita sul mercato nero dei vecchi cerotti non taglienti e assumerebbe il monopolio delle sempre più indispensabili donazioni di sangue.
Naturalmente si potrebbe contestare tutta la mia argomentazione sulla base del fatto che l'unico motivo per cui mi sono tagliato con una scatola di cerotti è che sono un coglione.
Può essere, sebbene il mio invito sia a mettere in guardia da queste spiegazioni antropologicamente semplicistiche. Potrebbe essere quello che il sistema vuole per mettercelo in quel posto.
Comunque non ho tempo di pensare oltre a tutto ciò. La mia precedente frase in grassetto rimbomba dentro di me come una verità scintillante esplosa d'un tratto e senza preavviso nelle meningi, emersa dal profondo di un remoto subconscio iperuranico dove ha sempre albergato, senza tuttavia produrre, fino all'evento scatenante di pochi minuti fa, alcun segno della sua presenza. Grazie a un mirabolante effetto di "serendipity" una nuova potente chiave di comprensione dei fenomeni micro e macroeconomici è ora in possesso dell'umanità. L'eccitazione parossistica che accompagna l'Uomo negli istanti immediatamente successivi alla scoperta mi toglie lucidità, impedendomi per ora altre elucubrazioni. L'eco rimbomba, i neuroni si trasmettono veloci il messaggio...
...è questa...
...la nuova frontiera del marketing...
...Il prodotto perfetto, che una volta ottenuto crea da sè le condizioni perchè nuovo prodotto sia consumato....
...Il prodotto perfetto, che una volta ottenuto crea da sè le condizioni perchè nuovo prodotto sia consumato...
...condizioni...
...consumato...
...
Mi è venuto un desiderio irrefrenabile di aprire una scatola di preservativi.
Michè
1 Comments:
Uno studio scientifico condotto dalla società Ha*xkz*Tù ha scoperto un nuovo virus mortale che una serie di uniche particolarità biologiche lo rendono in grado di trasmettersi solo da uomo a... se stesso.
Infatti tale virus passa da una fase quiescente, in cui risiede tra le pieghe cutanee delle impronte digitali, ad una fase perniciosa in cui si diffonde a tutto l'organismo, durante l'atto detto della "pugnetta". Proprio lo sfregamento cutaneo unito alla particolare sensibilità della zona interessata permetterebbe il passaggio dell'agente patogeno allo stato attivo.
Il ministero della Sanità e degli Interessi Corporativi ha diffuso nelle ultime ore una nota in cui si invitano i cittadini di sesso maschile a "smanacciarsi" usando il preservativo.
Hardgloves, nota ditta che produce guanti da lavoro, ha diffuso pochi minuti dopo la nota ministeriale uno studio in cui si propongono soluzioni alternative.
La HotCows, multinazionale che detiene l'80% del mercato europeo delle bistecche e dei caloriferi, ha già annunciato di avere un team di esperti al lavoro per trovare nuove soluzioni.
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