Il cellu, il nemico dell'amm0re.
Tra gli strumenti che negli ultimi anni hanno modificato profondamente il modo di vivere dei ggiovani prepotentemente sboroneggia il telefonino.
Un nostalgico ricordo va al tempo in cui stavamo tutti al Beerhouse e Bu-phph(per la privacy)bu camminava su e giù tra i tavoli parlando con il suo cellu da un milione, che non ce l'aveva nessun altro (certo... avercelo come l'aveva avuto lui, stavamo senza volentieri).
Ebbene, il cellu ha cambiato la vita e ha risolto quei problemi che prima della sua diffusione nessuno aveva, e ne ha invece introdotti altri.
Saltiamo immediatamente noiose considerazioni sulla forzata deleteria odiosa reperibilità costante nei confronti di:
1) colleghi o capi
2) genitori
3) morose
(non necessariamente in quest'ordine).
Anzi facciamone una a titolo di esempio, che spiega come il danno inflitto a un titolare di sim si ripercuote anche a chi gli sta intorno.
Immaginate una serata da sfigati nerd, in cui quattro sfigati nerd (felici di esserlo, per altro) si ritrovano tra loro per legittimarsi a vicenda e per giocare a "Magic: The Gathering" regredendo mentalmente ad uno stato prepuberale.
Immaginateli presi dalla foga del gioco. In particolare, immaginate il Fozzie che sbava e si agita sulla sedia, impaziente in attesa che torni il suo turno, quando potrà giocare la mortale combo da 15 che preparava da 20 mani evocando l'armata delle tenebre che farà polpette dei patetici tentativi di sopravivere delle forme di vita inferiori che lo circondano.
Immaginate tutto questo, e pensate alla sincope in tale frangente quando il gioco si inchioda per 10/15 minuti appena davanti a lui per l'immancabile telefonata della promesa sposa del Giuan.
No, la vostra immaginazione non è adeguata.
Andiamo oltre e parliamo piuttosto di come tale demoniaco strumento abbia modificato radicalmente ciò che Shakespeare chiamò "il giuoco delle parti" e che noi più volgarmente definiamo "broccolare".
Lungi dai nostri scopi il tenere una trattazione esaustiva dell'argomento! Ci accontentiamo di fornire alcuni spunti per una auspicata riflessione collettiva.
Un tempo il broccolante cercava di rompere il ghiaccio con la broccolata cercando di nascondere l'inganfito in lui, per il tempo necessario a convincerla ad accettare un uscita per un caffè, un aperitivo, quant'altro.
Oggi si fa la stessa cosa, ma nel raro manifestarsi del successo, la prima operazione compiuta è lo scambio del numero di cellu. Così non ci si mette d'accordo subito. Lo si fa poi al cellu. Due giorni dopo (mai prima o si passa per assatanato serial killer) lui chiama e ci si mette daccordo per un caffè insieme alle 17.30 del giorno successivo.
Sembra fatta, ma la modernità incombe.
E' infatti dimostrato che, se il broccolante non è Brad Pitt o Piersilvio Berlusconi, lei nelle 24 ore successive ci ripensa dalle 7 alle 11 volte.
Prima dell'avvento del cellu comunque l'impegno era preso e la broccolata, non potendo istantaneamente disdire, faceva spesso buon viso a cattivo gioco ripromettendosi eventualmente di non dare seguito alla cosa. Insomma, la partita era ancora aperta e uno poteva giocarsela.
Oggi lui si sveglia la mattina del fatidico giorno felice come un bimbo il giorno di S.Lucia.
Alle 12.30 è lavato, profumato e sbarbato.
Alle 13.30 ha deciso come vestirsi.
Alle 14.30 ha deciso il nome da dare ai primi 8 figli, in tutte le permutazioni di sesso e data di nascita possibili.
Alle 16.00 è ai blocchi di partenza.
Alle 16.30 sta recitando dei mantra e si deve ricordare di respirare, perchè i muscoli involontari dei polmoni sono in tilt.
Alle 17.00 sta per partire e riceve il seguente sms:
Ciao marco mi spiace ma nn posso uscire ho dei lavori in casa.alla prossima ti kiamo.
Risposta in lacrime:
Oki alla prossima! Buona serata.
Un nostalgico ricordo va al tempo in cui stavamo tutti al Beerhouse e Bu-phph(per la privacy)bu camminava su e giù tra i tavoli parlando con il suo cellu da un milione, che non ce l'aveva nessun altro (certo... avercelo come l'aveva avuto lui, stavamo senza volentieri).
Ebbene, il cellu ha cambiato la vita e ha risolto quei problemi che prima della sua diffusione nessuno aveva, e ne ha invece introdotti altri.
Saltiamo immediatamente noiose considerazioni sulla forzata deleteria odiosa reperibilità costante nei confronti di:
1) colleghi o capi
2) genitori
3) morose
(non necessariamente in quest'ordine).
Anzi facciamone una a titolo di esempio, che spiega come il danno inflitto a un titolare di sim si ripercuote anche a chi gli sta intorno.
Immaginate una serata da sfigati nerd, in cui quattro sfigati nerd (felici di esserlo, per altro) si ritrovano tra loro per legittimarsi a vicenda e per giocare a "Magic: The Gathering" regredendo mentalmente ad uno stato prepuberale.
Immaginateli presi dalla foga del gioco. In particolare, immaginate il Fozzie che sbava e si agita sulla sedia, impaziente in attesa che torni il suo turno, quando potrà giocare la mortale combo da 15 che preparava da 20 mani evocando l'armata delle tenebre che farà polpette dei patetici tentativi di sopravivere delle forme di vita inferiori che lo circondano.
Immaginate tutto questo, e pensate alla sincope in tale frangente quando il gioco si inchioda per 10/15 minuti appena davanti a lui per l'immancabile telefonata della promesa sposa del Giuan.
No, la vostra immaginazione non è adeguata.
Andiamo oltre e parliamo piuttosto di come tale demoniaco strumento abbia modificato radicalmente ciò che Shakespeare chiamò "il giuoco delle parti" e che noi più volgarmente definiamo "broccolare".
Lungi dai nostri scopi il tenere una trattazione esaustiva dell'argomento! Ci accontentiamo di fornire alcuni spunti per una auspicata riflessione collettiva.
Un tempo il broccolante cercava di rompere il ghiaccio con la broccolata cercando di nascondere l'inganfito in lui, per il tempo necessario a convincerla ad accettare un uscita per un caffè, un aperitivo, quant'altro.
Oggi si fa la stessa cosa, ma nel raro manifestarsi del successo, la prima operazione compiuta è lo scambio del numero di cellu. Così non ci si mette d'accordo subito. Lo si fa poi al cellu. Due giorni dopo (mai prima o si passa per assatanato serial killer) lui chiama e ci si mette daccordo per un caffè insieme alle 17.30 del giorno successivo.
Sembra fatta, ma la modernità incombe.
E' infatti dimostrato che, se il broccolante non è Brad Pitt o Piersilvio Berlusconi, lei nelle 24 ore successive ci ripensa dalle 7 alle 11 volte.
Prima dell'avvento del cellu comunque l'impegno era preso e la broccolata, non potendo istantaneamente disdire, faceva spesso buon viso a cattivo gioco ripromettendosi eventualmente di non dare seguito alla cosa. Insomma, la partita era ancora aperta e uno poteva giocarsela.
Oggi lui si sveglia la mattina del fatidico giorno felice come un bimbo il giorno di S.Lucia.
Alle 12.30 è lavato, profumato e sbarbato.
Alle 13.30 ha deciso come vestirsi.
Alle 14.30 ha deciso il nome da dare ai primi 8 figli, in tutte le permutazioni di sesso e data di nascita possibili.
Alle 16.00 è ai blocchi di partenza.
Alle 16.30 sta recitando dei mantra e si deve ricordare di respirare, perchè i muscoli involontari dei polmoni sono in tilt.
Alle 17.00 sta per partire e riceve il seguente sms:
Ciao marco mi spiace ma nn posso uscire ho dei lavori in casa.alla prossima ti kiamo.
Risposta in lacrime:
Oki alla prossima! Buona serata.
3 Comments:
Vabbè, la risposta in lacrime era un po' esagerata (solo un pochino)...
ma invece che uno smagliante sms come quella che hai mandato, perché non un più micioso e sincero ..."arrrgh che peccato..." o "mi spiace, bla bla..." che comunque erano vere? buttandola un po' sul ridere poi, ovviamente. perché mostrare una finta indifferenza alla cosa?? in fondo, anche se non te lo dirà mai nessuna donna, le avrebbe fatto molto più piacere.
sarà che odi quegli stupidi gatti...
povero il mio marcolino....un inge incompreso...
w silvio!!
Grazie a tutti e a tutte per la solidarietà, chi più chi meno.
Comunque la capisco benissimo, perchè anche io a volte vengo preso dall'irrefrenabile voglia di ripiastrellare la cucina.
Siccome però me ne vergogno,invento
scuse fantasiose e disarmanti, del tipo "Me ne sono completamente dimenticato."
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